Disturbi di Personalità
Ognuno di noi ha una propria “personalità” ovvero un modo tutto proprio di percepire il mondo circostante, reagire agli eventi quotidiani, pensare o comportarsi che lo distingue dagli altri. Può capitare, ad esempio, che di fronte a problemi o a circostanze complicate qualcuno risponda chiedendo immediatamente un supporto a chi gli sta intorno, altri proveranno a muoversi in totale autonomia, altri ancora preferiranno ignorare la difficoltà fino a quando non sarà strettamente necessario fronteggiarla etc. In altri termini, ogni individuo agisce secondo degli schemi che si vengono a costituire nel tempo e che sono influenzati dalle varie esperienze che possiamo fare nel corso della vita, soprattutto durante l’età evolutiva, dall’ambiente nel quale cresciamo e da alcuni aspetti che sembriamo ereditare come fossero un “lascito familiare”.
Sulla base di tali premesse, i disturbi di personalità compaiono quando i suddetti schemi divengono così rigidi, poco adattivi e strenuamente mantenuti nonostante le circostanze, da inficiare il funzionamento lavorativo e/o interpersonale dell’individuo al punto da provocare in quest’ultimo un disagio significativo e ridurre in maniera importante la possibilità di instaurare relazioni stabili e durature con l’altro.
I disturbi di personalità, con maggiore frequenza, esordiscono durante la tarda adolescenza o nei primi anni dell’età adulta, sebbene, in casi ben più rari, alcuni segni di tali disturbi potrebbero presentarsi anche durante l’infanzia. Le caratteristiche e i sintomi dei disturbi sono spesso variegate oltre che mutevoli nel corso del tempo e lo specialista è chiamato ad occuparsi in modo approfondito per lo più di quei aspetti della personalità che portano il soggetto a stati di intensa sofferenza al fine, in primis, di favorirne il riconoscimento e, in secondo luogo, la cura.
Il DSM-5 raggruppa i 10 tipi di disturbi di personalità in 3 clusters (A, B, e C), sulla base di caratteristiche tra loro molto simili.
Il cluster A raggruppa quei disturbi che presentano come caratteristica principale quella dall’apparire per lo più “strani o eccentrici”; rientrano in questo gruppo i seguenti disturbi:
- Personalità Paranoide: si caratterizza per una tendenza al sospetto e alla costante interpretazione del mondo circostante come ostile, pur senza alcuna giustificazione reale, accompagnata da un’importante diffidenza rispetto al prossimo: dubita della lealtà dell’altro, fa fatica a confidarsi con chi gli sta intorno, tende ad interpretare eventi come umilianti e/o minacciosi vivendo sentimenti di rancore, rabbia e frustrazione.
- Personalità Schizoide: si caratterizza per un marcato disinteresse generale rispetto alle relazioni sociali, motivo per il quale, più facilmente, preferiscono uno stile di vita isolato e attività per lo più individuali. Presente, altresì, un maggiore distacco emotivo rispetto a esperienze quotidiane e rapporti interpersonalimotivo per il quale manifesta, spesso, maggiore freddezza emotiva, sentimenti di indifferenza sia verso elogi che rispetto alla critiche nonché un generale appiattimento affettivo.
- Personalità Schizotipica: si caratterizza per l’assenza di adeguate capacità sociali e interpersonalinonché una riduzione della qualità delle relazioni affettive, associate ad alterazioni del pensiero e delle percezioni e ad un comportamento più spesso eccentrico. Si osservano più frequentemente, convinzioni magiche (es. superstizione, chiaroveggenza, telepatia, sesto senso) che ne influenzano le decisioni e le azioni, esperienze percettive insolite, affettività inappropriata etc,
Il cluster B racchiude quei disturbi di personalità che presentano comportamenti che potremmo definire maggiormente drammatici, stravaganti ad elevata carica emotiva. Nello specifico:
- Personalità Antisociale: si caratterizza per la quasi totale assenza di aderenza alle regole sociali o alle leggi comunitarie, motivo per il quale i comportamenti possono spesso sfociare in azioni impulsive, poco controllate e imprevedibili.
- Personalità Borderline: si caratterizza per la presenza di importante instabilità emotiva e di sensibilità al giudizio/critica dell’altro motivo per il quale ne vengono spesso inficiati i rapporti interpersonali in termini di costanza, impegno, durata etc. Presente, inoltre, instabilità nell’immagine che il soggetto ha di sé, grande impulsività con la messa in atto di comportamenti anche pericolosi verso sé e la propria incolumità, sentimenti cronici di vuoto, reazioni emotive sempre intense e poco controllate.
- Personalità Istrionica: si caratterizza per un’emotività vissuta in maniera eccessiva, con una continua ricerca di attenzione, la messa in atto di un comportamento spesso seduttivo e provocante, la manifestazione di emozioni rapidamente mutevoli, una tendenza alla teatralità con utilizzo di un linguaggio eccessivamente impressionistico.
- Personalità Narcisistica: si caratterizza per un modello pervasivo di grandiosità che si accompagna alla necessità di adulazione, ad un’assenza di empatia nei confronti del prossimo, ad atteggiamenti talvolta arroganti o presuntosi che, però, possono sottendere anche un’importante fragilità e una profonda insicurezza verso l’immagine di sé e delle proprie capacità.
Il cluster C è caratterizzato da comportamenti ansiosi o paurosi. Ne fanno parte:
- Personalità Evitante: si caratterizza per sentimenti di profonda inadeguatezza e sensibilità al giudiziodell’altro con conseguente evitamento di situazioni sociali o di interazioni con il prossimo, soprattutto laddove possano esitare in un rifiuto o in una critica.
- Personalità Dipendente: si caratterizza per la necessità, eccessiva e continua, di essere accuditi, di essere guidati nelle decisioni quotidiane manifestando profonda difficoltà nell’esprimere disaccordo per paura di perdere il supporto o l’approvazione del prossimo; per tale ragione, più spesso si osserva eccessiva sottomissione all’altro e la presenza di comportamenti di attaccamento mossi dalla paura di rimanere soli.
- Personalità Ossessiva-compulsiva: si caratterizza per un’eccessiva preoccupazione nei riguardi dell’ordine, del perfezionismo e, più in generale, del rigido controllo di fatti o situazioni. Presente eccessiva focalizzazione sui dettagli, sulle regole, sull’organizzazione, spesso fino al punto di perdere di vista lo scopo principale; eccessivamente dedito al lavoro, alla produttività; coscienzioso, scrupoloso, intransigente. Presenta estrema difficoltà alla delega.
È importante nell’ambito dei disturbi di personalità la somministrazione di test psicometrici e diagnostici atti ad approfondire le caratteristiche personologiche principali dell’individuo.
Il trattamento è per lo più di tipo psicoterapeutico con l’intervento farmacologico rispetto all’eccesso di manifestazioni sintomatologiche (tristezza, ansia, impulsività etc.).